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mercoledì 6 agosto 2014

La Rubrica della settimana vi parla di: SVE - Servizio volontario europeo

La Rubrica della settimana vi parla di: SVE – Servizio volontario europeo


Che cos'è lo SVE?

Lo SVE (Servizio Volontario Europeo) è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea che permette a tutti i giovani legalmente residenti in Europa di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di svolgere un’esperienza di volontariato internazionale presso un’organizzazione o un ente pubblico in Europa, in Africa, Asia o Sud America per un periodo che va dai 2 ai 12 mesi.
E’ molto simile al Servizio Civile Internazionale: prevede il rimborso delle spese di viaggio (al 90%) e la copertura completa dei costi di vitto e alloggio del volontario internazionale.
Il Servizio Volontario Europeo è un programma gratuito. Le spese di viaggio, vitto, alloggio, trasporto locale, assicurazione sanitaria, corso di lingua e pocket money mensile sono coperti e finanziati dalla Commissione Europea (al volontario spetta solo un contributo del 10% per le spese del viaggio).Ai volontari non è richiesta alcuna quota di partecipazione allo SVE nemmeno per candidarsi.

Grazie alla dimensione interculturale e al suo approccio non-formale, il Servizio Volontario Europeo è un’opportunità unica per entrare in contatto con culture diverse dalla propria e per acquisire nuove competenze e capacità utili alla propria crescita personale e professionale.

Il Servizio Volontario Europeo si basa sui seguenti principi:
- accrescere le proprie competenze attraverso un’esperienza pratica di volontariato all’estero;
- favorire l’apprendimento di un’altra lingua;
- sviluppare le capacità di relazione con persone di lingua e cultura diversa;
- diffondere la tolleranza fra i giovani dell’Unione Europea;
- promuovere la cittadinanza attiva;
- sostenere lo sviluppo delle comunità locali;

Il Servizio Volontario Europeo NON è:
- volontariato occasionale, a tempo parziale;
- un tirocinio in un’impresa, in un’organizzazione umanitaria o in una ONG;
- un’attività ricreativa o turistica;
- un corso di lingua all’estero;
- un lavoro retribuito;

Il Servizio Volontario Europeo propone dei progetti in diverse aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale per anziani, disabili ed immigrati, patrimonio culturale, arte, tempo libero, media e comunicazione, protezione ed educazione ambientale, sviluppo rurale e cooperazione allo sviluppo.

E’ possibile fare lo SVE in:
- in tutti i 27 Paesi Membri dell’Unione Europea;
- nei Paesi EFTA (Norvegia, Islanda, Liechtenstein);
- nei Paesi candidati (Turchia, Croazia);
- nei Paesi dell’est Europa e Caucaso;
- altri Paesi nel resto del mondo (con tempi e procedure differenti).

Chi sono i partners in un progetto SVE:
Ogni progetto od attività SVE è basato sulla partnership
Partners:
- uno o più volontari
- una o più organizzazioni d’invio
- una o più organizzazioni d’accoglienza
- un' organizzazione di coordinamento (richiedente), che può essere una delle organizzazione d’invio o d’accoglienza
Ogni progetto o attività SVE deve coinvolgere almeno uno Stato Membro dell’UE. Il numero delle organizzazioni partner situate nei Paesi Partner non deve superare il numero delle organizzazioni partner situate nei Paesi del programma nello stesso periodo.

Dove posso trovare organizzazioni accreditate per prendere parte ad uno SVE?

Tutte le organizzazioni accreditate(*) SVE sono presenti nel database europeo ( http://europa.eu/youth/evs_database) . La ricerca tramite database può essere effettuata per paese o per tipologia. All’interno sono sempre presenti descrizioni generali dei progetti, una descrizione dei compiti dei volontari, una descrizione dei target group e gli indirizzi utili per contattare l’organizzazione di accoglienza. Nota bene: I progetti non sono necessariamente sempre disponibili, ma è possible conoscerli contattando le singole associazioni ospitanti per richiedere informazioni a riguardo o appoggiandosi ad una Sending organization. Anche l'Associazione Scambieuropei (http://scambieuropei.info/associazione), in quanto organizzazione di invio accreditata ufficialmente dall’Agenzia Nazionale di Gioventù in Azione nel nostro Paese e riconosciuta dalle Agenzie di tutti i Paesi facenti parte del programma, permette a tutti gli interessati di partire per un progetto di Volontariato Europeo della durata massima di 12 mesi. L’Associazione offre infatti un servizio ai suoi tesserati di assistenza durante tutta la fase preliminare di ricerca del progetto più adatto alle esigenze e desideri degli interessati, contattando direttamente le organizzazioni di invio, aiutando a selezionare i progetti e monitorando il volontario durante tutto il periodo di parmanenza all’esetero. (*)L’accreditamento è una procedura che supporta le organizzazioni che desiderino partecipare allo SVE ed è pensato per tutte le associazioni interessate ad ospitare volontari o agire in qualità di coordinatori di un progetto. L’accreditamento rappresenta dunque un biglietto d’entrata per lo SVE, e dimostra che l’organizzazione in questione soddisfa gli standard di qualità del programma. I principi generali, la definizione di ruoli dei partners del progetto SVE ed i livelli standard di qualità dello SVE sono state esposte all’interno della Carta SVE, che è la base per l’accreditamento.Ogni organizzazione SVE deve aderire ai provvedimenti proposti all’interno della Carta.Scarica qui la Carta SVe http://www.vegal.it/upload/progetti/00000281/Carta_SVE_2009.pdf

Le scadenze (deadline) per la richiesta di partecipazione ad un progetto SVE.

Per i progetti sono previste delle selezioni a livello nazionale, ci sono 3 scadenze per presentare le richieste ogni anno:
Per i progetti che iniziano fra:
17 giugno 2014 / 31 dicembre 2014 - scadenza: 17 marzo 2014
1° agosto 2014 / 28 febbraio 2015 - scadenza: 30 aprile 2014
1° gennaio 2015 / 30 settembre 2015 - scadenza: 1° ottobre 2014


Quali sono I documenti richiesti per candidarsi ad un progetto SVE?

I documenti necessari per la candidatura sono mediamente un curriculum vitae e una lettera motivazionale in inglese o eventualmente nella lingua del Paese per il quale si fa domanda. Nella lettera motivazionale è importante esporre nel modo più chiaro possibile le motivazioni alla base della scelta. E’ quindi essenziali sottolineare i presupposti che spingono a far domanda per un determinato progetto, anche e soprattutto in base alle tematiche del progetto, e il perché la hosting organization dovrebbe considerare l’interessato, un candidato ideale. Inutile inviare lettere motivazionali di poche righe dove risalta esclusivamente la volontà di lasciare l’Italia e/o la voglia di vivere in un Paese straniero.


Alla fine di un progetto viene rilasciato lo Youthpass.

Youthpass è un certificato a cui hanno diritto i partecipanti a un progetto finanziato nell'ambito del programma Gioventù in Azione, e nel quale viene descritto ciò che essi hanno imparato durante le attività progettuali.
I certificati Youthpass sono disponibili per:
- gli scambi di giovani,
- il servizio volontario europeo,
- i corsi di formazione e le iniziative giovani.

Attraverso lo sviluppo di Youthpass si vogliono far conoscere maggiormente le attività realizzate dalle persone che lavorano nel settore giovanile. Renderle maggiormente visibili significa anche renderle valutabili. Questo è ciò che viene definito "riconoscimento". Questo riconoscimento viene identificato su diversi livelli:
A livello individuale
Si impara molto in un’attività. Il motivo principale per utilizzare Youthpass è che permette di valutare e riflettere sull’apprendimento all’interno di un’attività. Le riflessioni vengono riportate per iscritto e successivamente si riceve il Certificato. Il Certificato può essere utilizzato per una richiesta di lavoro oppure per scopi personali come quello di elencare le proprie abilità, ciò che si è in grado di fare o ciò che ancora deve essere appreso. Tutto ciò viene definito riconoscimento individuale.

A livello sociale
Molti altri giovani di tutta Europa usano Youthpass e ricevono un Certificato. Le organizzazioni giovanili e molte altre organizzazioni non governative (ONG) usano Youthpass. C’è pertanto una sorta di idea collettiva che porta a una maggiore consapevolezza sul lavoro prodotto sul campo e naturalmente un maggiore contributo al dibattito su apprendimento ed educazione.

A livello politico
Lo sviluppo di Youthpass è legato alla Strategia sull’ Apprendimento Permanente da parte della Commissione europea. Attraverso numerose iniziative la Commissione europea supporta gli Stati Membri a sviluppare ulteriormente le loro politiche in materia di istruzione.
Lo strumento dello Youthpass invita e forma le persone a guardare in maniera diversa l’apprendimento e a come partecipare al dibattito sull’educazione e sulle politiche giovanili in Europa e a livello nazionale.
In conclusione si può affermare che Youthpass è parte della strategia della Commissione Europea per il riconoscimento dell’apprendimento non formale.





Siti di riferimento:

Scarica qui la Rubrica https://drive.google.com/file/d/0B5qENnN_KLBDSGxxZFZKTmhIZ3c/edit? usp=sharing